domenica, agosto 16, 2015

RIFLESSIONE SULL'AIDS
O perché scandalizza, terrorizza, lascia atterrito o soltanto imbarazzato di fronte all'ignoto, o perché fa sentire impotente e intimorito di fronte al dolore e a situazioni diverse, l'AIDS sempre ti pone davanti i tuoi limiti. Superandoli potremmo scoprire che oltre i nostri timori, oltre la provocazione della malattia si trovano delle persone, alcune fragili, intimorite quanto noi se non di più, altre più forti e che stano dando cuore e anima per gli altri. Sorella Morte ci ha portato via tanti amici stretti che sono stati dei sostegni importanti per noi e per il loro prossimo. Prima che ce li porti tutti via è importante andare al di là di questi limiti, di questa nostra paura, altrimenti si perdono delle occasioni formidabili di crescita personale. 
Spesso quello che crediamo un nostro limite non è altro che un passaggio, oltre può esserci l'inizio di un nuovo cammino oppure una semplice richiesta di rispondere in modo corretto a certi enigmi della vita.
                                                    
 -- Nadine Léon.


Ascoltare il silenzio

"Mi piace ascoltare il silenzio. Amo il vento in quanto elemento libero, ma ancora di più amo il silenzio. Per me il silenzio non è vuoto. Il silenzio è musica, è colore. Mi piace ascoltarlo, mi procura un senso di pace. Nel silenzio – ma io più che altro parlo di quello interiore, quello della mente s'intende – riesci a percepire il canto della vita. Piccoli rumori che di solito non noti."
                                                         
                                                                 Nadine Léon, Da Bruco A Farfalla.

lunedì, agosto 03, 2015

Leggerezza dell'infanzia

"Prima di uscire dall'infanzia, avevo dato la mia parola alla bambina che ancora ero, di non scordarmi mai di quell'universo meraviglioso."
                                         Nadine Léon, Da Bruco A Farfalla.
Gli adulti invece troppo spesso calcolano, razionalizzano, si tirano dietro il peso dei loro pregiudizi, camminano con i piedi di piombo. Hanno dimenticato quella leggerezza che contraddistingue l'infanzia, quella capacità di sognare, di giocare con la realtà...